La sen. Donatella Albano del Pd ha presentato un’interrogazione al Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali per chiedere che i piccoli produttori di olio di oliva vengano esclusi dall’obbligo di tenuta di un proprio registro telematico, affidando il compito di registrarne la tracciabilità ai frantoi.
‘In un ottica di semplificazione burocratica il Governo deve incentivare i piccoli produttori a non abbandonare i propri oliveti. Chi porta le proprie olive al frantoio per consumare il proprio olio o per venderne una piccola parte è chiaramente disincentivato a farlo se deve tenere da solo un registro.
Il regolamento UE n.299/2013, recepito con il decreto 23 dicembre 2013, ha introdotto l’obbligo di tenere dei registri di entrata e di uscita per ogni categoria di olio d’oliva ed olio di sansa, per tutte le persone e i gruppi di persone fisiche o giuridiche che detengono tali prodotti a fini professionali o commerciali, dall’estrazione al frantoio fino all’imbottigliamento incluso’ spiega la sen. Albano, ‘questo prevede che i registri di entrata e uscita siano tenuti con modalità telematiche nell’ambito dei servizi del Sistema Informativo Agricolo Nazionale (SIAN), secondo le disposizioni stabilite dall’ICQRF d’intesa con l’AGEA.
I frantoi hanno già l’obbligo di registrare la quantità di olive lavorate, la quantità di’olio prodotto e la provenienza di tale olive con il codice fiscale del singolo fornitore, garantendone quindi la tracciabilità e inserendo tutte le informazioni sul portale del SIAN, ecco perchè la tenuta di un ulteriore registro da parte dei piccoli produttori rappresenta un inutile doppione.’

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