I parlamentari del Pd Cecilia Guerra, Luigi Manconi, Stefano Vaccari, Sergio Lo Giudice, Monica Cirinnà, Federico Fornaro, Silvana Amati, Stefania Pezzopane, Maria Grazia Gatti, Laura Fasiolo, Elena Ferrara, Lucrezia Ricchiuti, Aldo Di Biagio, Davide Baruffi, Carlo Galli e Manuela Ghizzoni, hanno inviato al Ministro Orlando il seguente appello in difesa dei diritti di Henrique Pizzolato:
‘Henrique Pizzolato, di origine brasiliana con cittadinanza italiana, rischia in questi giorni di dover lasciare il carcere di Sant’Anna a Modena, dove sta scontando una pena di più di 12 anni inflitta dal tribunale supremo brasiliano nell’ambito di un’inchiesta per corruzione e riciclaggio. Pizzolato potrebbe essere estradato e trasferito a Papuda, una delle galere più violente e degradate del Brasile. Il ministro della Giustizia ha deciso, su richiesta delle autorità Brasile, di concedere l’estradizione la cui esecuzione da parte del ministero dell’Interno è stata sospesa lunedì scorso, in attesa della decisione del consiglio di Stato sul ricorso presentato dai legali della famiglia. Le più importanti organizzazioni internazionali negli ultimi anni hanno denunciato la situazione gravissima in cui versano le carceri brasiliane, inadeguate strutturalmente, sovraffollate, terribilmente carenti dal punto di vista igienico e sanitario, ma soprattutto luoghi dove dominano ferrei meccanismi di sopraffazione a opera di bande criminali. Il trattato che regola l’estradizione tra Italia e Brasile prevede che essa non venga concessa ‘se vi è fondato motivo di ritenere che la persona richiesta verrà sottoposta a pene o trattamenti che comunque configurano violazione dei diritti fondamentali’. E proprio a febbraio scorso il Senato ha approvato in via definitiva un disegno di legge per la ratifica del trattato del 2008 tra i due paesi sul trasferimento delle persone condannate, che prevede la possibilità di scontare la pena nel paese di cui si è cittadini. Alla luce di questi elementi, chiediamo al Ministro della Giustizia Orlando di rivedere la decisione sull’estradizione di Pizzolato affinché si arrivi a una soluzione che possa salvaguardarne l’incolumità fisica e tutelare i suoi diritti inviolabili’.
‘Henrique Pizzolato, di origine brasiliana con cittadinanza italiana, rischia in questi giorni di dover lasciare il carcere di Sant’Anna a Modena, dove sta scontando una pena di più di 12 anni inflitta dal tribunale supremo brasiliano nell’ambito di un’inchiesta per corruzione e riciclaggio. Pizzolato potrebbe essere estradato e trasferito a Papuda, una delle galere più violente e degradate del Brasile. Il ministro della Giustizia ha deciso, su richiesta delle autorità Brasile, di concedere l’estradizione la cui esecuzione da parte del ministero dell’Interno è stata sospesa lunedì scorso, in attesa della decisione del consiglio di Stato sul ricorso presentato dai legali della famiglia. Le più importanti organizzazioni internazionali negli ultimi anni hanno denunciato la situazione gravissima in cui versano le carceri brasiliane, inadeguate strutturalmente, sovraffollate, terribilmente carenti dal punto di vista igienico e sanitario, ma soprattutto luoghi dove dominano ferrei meccanismi di sopraffazione a opera di bande criminali. Il trattato che regola l’estradizione tra Italia e Brasile prevede che essa non venga concessa ‘se vi è fondato motivo di ritenere che la persona richiesta verrà sottoposta a pene o trattamenti che comunque configurano violazione dei diritti fondamentali’. E proprio a febbraio scorso il Senato ha approvato in via definitiva un disegno di legge per la ratifica del trattato del 2008 tra i due paesi sul trasferimento delle persone condannate, che prevede la possibilità di scontare la pena nel paese di cui si è cittadini. Alla luce di questi elementi, chiediamo al Ministro della Giustizia Orlando di rivedere la decisione sull’estradizione di Pizzolato affinché si arrivi a una soluzione che possa salvaguardarne l’incolumità fisica e tutelare i suoi diritti inviolabili’.