“Di fronte a una possibile infrazione Ue per lo sforamento dei valori di inquinamento, ben venga un governo che decide ‘misure urgenti in materia di pianificazione della qualità dell’aria e limitazioni della circolazione stradale’, come enuncia il titolo di questo decreto, peccato che nel testo approvato senza il nostro voto non ci sia nulla di tutto ciò. Questo provvedimento è solo il tentativo miope di superare con misure burocratiche il pericolo di sanzioni europee e per tentare di assicurare la piena esecuzione alla sentenza della Corte di giustizia, non si aiutano le Regioni con risorse aggiuntive a migliorare la qualità dell’aria, anzi si impedisce loro di provvedere a misure di limitazione del traffico, dilazionando in avanti questa facoltà. E ricordiamo che questo decreto è stato assunto con il parere negativo della Conferenza Stato Regioni, in questo momento a maggioranza di centrodestra”. Lo dice il senatore Lorenzo Basso, vicepresidente della Commissione Ambiente e Lavori Pubblici e segretario d’Aula del gruppo Pd, intervenuto in Aula dichiarazione di voto. “Il governo Meloni – prosegue Basso – ripropone la vecchia contrapposizione tra ambiente e sviluppo, mentre il futuro anche economico del nostro Paese è legato alla capacità di realizzare uno sviluppo sostenibile dal punto di vista ambientale, economico e sociale. Servirebbero scelte strategiche e coraggiose e risorse strutturali per la mobilità sostenibile e per la cura del ferro, servirebbe un nuovo piano di politica industriale. Mettendo la sabbia sotto il tappeto non si risolvono i problemi. Il futuro è in un ambiente più sano e nella capacità di affrontare la transizione ecologica e digitale. Non c’è niente di tutto questo nell’agenda del governo, in questo decreto, nella legge di bilancio e per questo come Pd abbiamo votato contro”.


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