‘A volte nella vita ci si ritrova… partendo da posizioni molto diverse’
“Chi l’avrebbe mai detto? Andrea Stroppa – consigliere italiano di Elon Musk – oggi invita il Governo a “decidere in fretta, anche se su Eutelsat”.
Ovvero: l’urgenza per l’Italia è scegliere, anche se si tratta di una scelta europea.
Come dargli torto? È vero: il tempo delle indecisioni è finito. Ma non per affidarci a un attore esterno alla giurisdizione europea, sul quale il nostro Paese perderebbe ogni controllo in caso di crisi o conflitto, bensì per costruire un’autentica sovranità satellitare europea.
E deve farlo con la stessa determinazione dimostrata dalla Francia, che ha investito oltre 700 milioni di euro in Eutelsat, diventandone primo azionista per difendere i propri interessi industriali e strategici.
“Non possiamo restare spettatori in una sfida che riguarda il controllo dei dati, la sicurezza delle comunicazioni e il futuro tecnologico del Paese,” dichiarano i senatori Basso e Nicita.
Serve un investimento pubblico serio, accompagnato da un progetto industriale europeo, per dare vita a un soggetto competitivo e autonomo nel settore delle comunicazioni satellitari.
Il modello c’è: un partenariato pubblico-privato che coinvolga le nostre aziende – come Leonardo, Telespazio e molte altre – e che dialoghi con i grandi attori europei per un’infrastruttura realmente sotto la giurisdizione e il controllo democratico degli Stati europei. L’alternativa è la dipendenza tecnologica, economica e politica.
L’Italia ha le competenze, il capitale umano e l’industria per giocare un ruolo da protagonista. Serve solo una visione chiara e la volontà politica per realizzarla”.


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