“In sede di esame del dl Aiuti ter è stato accolto un ordine del giorno a mia prima firma, sottoscritto anche dal collega Daniele Manca, che impegna il governo ad adottare tutte le iniziative necessarie per garantire che la Nuova Diga Foranea del porto di Genova venga realizzata nei tempi previsti, con l’utilizzo dei fondi già stanziati del Pnrr”. Lo dice il senatore del Pd Lorenzo Basso, vicepresidente della commissione Ambiente, transizione ecologica, energia, lavori pubblici, comunicazioni e innovazione tecnologica.

“La diga – spiega Basso – è l’opera più importante contenuta nel Pnrr, finanziata con il fondo complementare legato al Pnrr e con risorse della Bei e trasformerà Genova in uno degli hub commerciali più importanti d’Europa, in grado di superare il target dei 5 milioni di Teu di capacità. Il costo stimato complessivo per la realizzazione del progetto è di circa 1 miliardo e 300 milioni di euro e l’inizio dei lavori è stato inizialmente previsto per il gennaio del 2023, con termine a dicembre 2026. Ora però, dopo l’annullamento della gara da 20 milioni di euro per il coordinamento progettuale e la direzione dei lavori, grande preoccupazione desta la richiesta di sospensiva contenuta nel ricorso del consorzio Eteria, anche perché sul futuro dell’opera gravano altre azioni legali. Anche i sindacati non nascondono i loro timori perché con il blocco dell’opera si rischia di perdere 1000 posti di lavoro all’anno solo nel settore edile. Di fronte alla grande attesa per l’udienza del Tar del 18 novembre, con la speranza che già in quella sede si possa avere una pronuncia sulla diga, abbiamo impegnato il governo ad adottare tutte le iniziative necessarie per garantire la sua realizzazione, che fa parte delle 10 opere prioritarie per cui è prevista la procedura accelerata”.


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