“Mi chiedevo nei giorni scorsi, parlando del 50 anniversario della strage di Piazza della Loggia, perché una parte della destra oggi al governo non avesse mai fatto fino in fondo i conti con la storia neofascista di questo Paese, responsabile della stagione stragista iniziata nel 1969 a Piazza Fontana. La risposta è arrivata oggi, alla lettura dei giornali. Perché nel sottobosco di governo, in ruoli fiduciari di ministri legatissimi alla presidente del consiglio Meloni, stanno figure come il nipote di Paolo Signorelli – fondatore e ideologo di Ordine Nuovo, condannato per associazione sovversiva e banda armata – che insultano gli ebrei, inneggiano ai terroristi, esaltano riti celtici e pagani. Tutto l’armamentario ideologico neofascista che fece da sfondo all’eversione nera. Non bastano le dimissioni del portavoce del Ministro, francamente mi aspetto una nettissima presa di distanza e parole finalmente chiare e nette anche dalla Presidente del Consiglio. Perché questa ambiguità sulla storia del nostro paese non è più tollerabile”. Lo dichiara il sen. Alfredo Bazoli, vicepresidente del gruppo Pd.
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