“Cinquantacinque anni fa la bomba di piazza Fontana inaugurava l’oscura stagione della strategia della tensione che aveva lo scopo di condizionare pesantemente l’evoluzione democratica del nostro Paese. La nostra democrazia è stata ferita, è stata condizionata, anche se alla fine ha resistito e vinto, ma ad un prezzo altissimo. Ci sono voluti decenni per giungere a sentenze definitive e inoppugnabili sulle responsabilità del terrorismo neofascista. Dobbiamo pretendere verità e giustizia ed essere accanto a inquirenti e magistrati che ancora oggi lavorano per liberare le zone d’ombra perché disvelare quanto è accaduto. Dare limpidezza alle pagine oscure della nostra storia serve a rendere più solida la nostra democrazia. Fare memoria è l’esigente necessità di un’etica civile, repubblicana e democratica”. Lo ha detto il senatore del PD Alfredo Bazoli intervenendo in Aula.
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