“Il ddl Nordio è un provvedimento sbagliato, pericoloso, che non produrrà alcun risultato utile sulla durata, sull’efficienza, sulla qualità dei processi in Italia e quindi noi voteremo convintamente contro. La maggioranza ha parlato di un provvedimento di vasta portata, di una grande riforma. In realtà è un testo davvero molto modesto rispetto alle ambizioni originarie, che incide poco o forse nulla sul piano dell’efficienza e sulla velocizzazione dei processi e del miglioramento dell’apparato e invece affronta per l’ennesima volta in modo molto ideologico il tema della giustizia”. Lo ha detto il senatore Alfredo Bazoli, capogruppo del Pd nella Commissione Giustizia, nel suo lungo intervento in Aula nella discussione generale sul ddl Nordio.

“Un provvedimento – ha proseguito Bazoli – con tante contraddizioni tra i principi enunciati e quello che si fa concretamente e con alcuni errori gravi, come l’abolizione dell’abuso d’ufficio. Non lo dice il Pd, ma gran parte degli auditi in Commissione: l’abuso di ufficio è una norma di chiusura del sistema dei reati contro la Pa senza il quale si rischiano grandi buchi nella tutela dei cittadini. Perché noi condividiamo le preoccupazioni dei sindaci, ma più del 50% delle sentenze definitive di condanna per abuso d’ufficio non riguarda i primi cittadini, ma altri esponenti della Pa e la riformulazione del reato fatta nel 2020 era già efficace per tutelare i sindaci. L’abrogazione sarà un boomerang per gli amministratori, perché i magistrati indagheranno per reati più gravi. Tutelare i cittadini di fronte agli abusi dei pubblici poteri è un principio liberale che questa maggioranza e questo governo, togliendo l’abuso di ufficio, sta mettendo in discussione. Noi siamo i veri liberali, loro vogliono un potere senza controllo. Un altro errore è aver tolto l’utilità non economica dalle fattispecie previste dal traffico di influenze, un reato spia della corruzione. E poi è sbagliato mettere in campo una riforma della giustizia prima di vedere gli effetti di quella precedente, seppure fatta da un’altra maggioranza”.


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