“Registriamo che il Ministro Di Maio, incalzato su Alitalia, afferma che viene prima Ilva. Peccato che per questa priorità finora ha perduto un tempo preziosissimo. Non sappiamo a che punto sia nella lettura delle 26 mila pagine, dopo le migliaia di parole a vanvera dette in campagna elettorale. Sappiamo però che in Commissione non è ancora stata fissata la data per l’audizione dei Commissari così come da me richiesto dopo la proroga al periodo di commissariamento e che al momento non risulta fissata alcuna data ufficiale per la ripresa della trattativa. Dilazione irresponsabile, che spreca tempo prezioso e risorse vitali per le manutenzioni, la sicurezza dei lavoratori, le imprese dell’indotto.
Mentre non possiamo che accogliere con grande soddisfazione il via libera all’avvio dei lavori per la realizzazione degli impianti di ventilazione e la sistemazione delle aree esterne di cinque plessi scolastici del rione Tamburi che saranno effettuati dal Commissario straordinario per gli interventi urgenti di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione di Taranto, per un importo pari a 4.7 milioni di euro. A riprova dell’attenzione e della priorità, per il nostro Governo, verso la tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini di Taranto.
Oggi infatti il Ministro Costa rileva la serietà e la bontà del Piano Ambientale, su cui non avevamo ovviamente dubbi avendo lavorato senza tregua per migliorarlo nel corso del confronto.
Apprezziamo il suo impegno ad attuarlo rigorosamente ma perché questo accada è necessario che Ilva non si fermi e che si raggiunga l’intesa tra parti sociali e investitore. Intesa per cui il precedente Governo aveva proposto al Tavolo un addendum a garanzia concreta e ulteriore per occupazione e lavoratori. E confidiamo che le parti sapranno migliorare e rafforzare le nostre proposte.
Proprio alla luce dell’enorme lavoro svolto negli anni scorsi ritengo dunque allucinante che la convocazione delle parti sociali per lunedì prossimo sia giunta al solo scopo di scongiurare una figuraccia dopo che le stesse avevano annunciato un Presidio dinanzi al Mise.
Se Ilva dovesse chiudere sarà un disastro per il lavoro, l’occupazione, la salute, l’ambiente, la città di Taranto. Quella trattativa ha bisogno di tempo e di pazienza, di competenza e di rigore. Non di presenze mordi e fuggi o di paroloni già abusati, ma di lavoro e rigore”.
Così la Senatrice Teresa Bellanova, capogruppo Pd in Commissione Industria, Commercio, Turismo, del Senato.


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