‘Favorire l’educazione al valore del cibo significa anche riportare l’agricoltura ad una delle sue tante funzioni, ovvero quella di produzione del valore. L’agricoltura infatti è un settore che è riuscito ad avere diversi risvolti nel corso del tempo, da quello economico, a quello sociale fino a quello culturale. L’agricoltura si è posta problemi di sostenibilità ambientale, di biodiversità e di sicurezza alimentare ma è riuscita anche a dare valore al paesaggio e oggi rappresenta, infatti, un pezzo importante della nostra cultura identitaria. Il travaso di questi valori, che sono così chiari nel settore primario, in elementi costitutivi della coscienza del cittadino aiuterà le future generazioni ad affrontare le grandi sfide che si troveranno davanti e a superare i grandi paradossi del nostro tempo. Questo ddl è la sintesi dello sforzo politico fatto in questi anni in Commissione Agricoltura al Senato dove, pur occupandoci delle questioni economiche dei singoli settori di produzione, non abbiamo rinunciato a leggere nelle sostenibilità di questi la premessa per costruire una linea politica rivolta ad un futuro all’altezza delle capacità del nostro paese. Ecco, allora, che il diritto al cibo come diritto universale, che sta nel messaggio forte che esce da Expo, porterà da un lato l’Italia ad essere il laboratorio mondiale permanente dei temi legati al cibo e al diritto al cibo, dall’altro caratterizzerà il percorso formativo dei nostri bambini e delle nostre bambine, ovvero i cittadini ed i dirigenti del domani’. Così in una nota la senatrice Maria Teresa Bertuzzi, capogruppo Pd in Commissione Agricoltura a Palazzo Madama.

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