Il gruppo Pd in commissione è fermamente contrario
‘Le etichette sul vino identitario come Sangiovese, Nebbiolo o Lambrusco, non si toccano, sono il frutto di scelte territoriali che hanno puntato sulle peculiarità delle proprie produzioni. L’attenzione verso le politiche di liberalizzazione è sempre alta, ma i tentativi di cambiare le carte sul tavolo, purtroppo, non sono una novità. Certo è che non possiamo rischiare di togliere dalla lista dei vini protetti tutti quelli che prendono il nome del vitigno’. Così la senatrice Maria Teresa Bertuzzi, capogruppo Pd in Commissione Agricoltura a Palazzo Madama.
‘Il nostro Paese e in particolare i produttori – sottolinea – hanno investito nella riqualificazione dei vini puntando sugli elementi identitari legati a territori ben definiti. L’Ocm vino ha invece lanciato una vera e propria sfida ai produttori. I rischi di abbandono della produzione e quindi delle terre erano molto elevati. Non tutti hanno affrontato la sfida e oggi vorrebbero recuperare il tempo perso vanificando il lavoro fatto dai nostri viticoltori. La reazione dei senatori del gruppo Pd in Commissione Agricoltura – conclude Bertuzzi – è di ferma contrarietà rispetto ai tentativi più o meno velati di Paesi come la Spagna di modificare il regolamento liberalizzando l’uso in etichetta di nomi di vitigni come Sangiovese o Nebbiolo o Lambrusco, parte identificativa di vini Dop e Igp. Questa modifica, qualora si concretizzasse, assumerebbe i tratti di un’operazione di italian sounding inaccettabile’.

Ne Parlano