Eliminare le agevolazioni fiscali per
gli atleti provenienti dall’estero. È quanto si propone in un
emendamento al dl fisco presentato dal senatore del Pd Tommaso
Nannicini, che definisce una “distorsione fiscale” la norma
introdotta dal decreto crescita del 2019, utilizzata in
particolar modo dalle società di calcio. “Per il calcio italiano
– scrive Nannicini su Twitter – anche sul fisco, servono nuove
primavere che tutelino i talenti italiani. Ci piace la
competizione, ma quella leale”.
Come si legge nella motivazione dell’emendamento,
“l’applicazione della norma, infatti, piuttosto che favorire
l’ingresso in Italia di atleti stranieri o il ritorno di atleti
italiani elitari, viene sfruttata nella stragrande maggioranza
dei casi per stipulare con atleti stranieri contratti di lavoro
anche in serie minori e anche con giovani impiegati nei medesimi
settori giovanili, di cui la norma vorrebbe favorire il
potenziamento, venendo sfruttata come puro strumento per
assicurarsi un mero risparmio di natura fiscale a scapito, in
particolar modo, dei giovani atleti formatisi in Italia”, meno
appetibili sul mercato del lavoro “a causa del loro costo
fiscale pieno”.


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