Centrosinistra: “Campo c’è, ne facciano parte tutte opposizioni”

“La destra è unita a prescindere, lo dimostra la Sardegna, lo dimostra l’accelerazione improvvisa che c’è stata sulla scelta dei candidati per i prossimi appuntamenti elettorali, per cui si sono affrettati a confermare i governatori uscenti, anche se non amati. Nel centrodestra quando arriva il rischio della sconfitta si mettono insieme, anche se non si parlano e sono separati in casa come Lega e Fdi adesso. Nel centrosinistra è diverso. Per noi nel 2022 c’è stato un big bang, dopo il quale è ripreso un cammino, che per il Pd è stato un congresso dopo il quale è gradualmente cambiato il profilo culturale del partito sul lavoro, sulla transizione ecologica e anche sulla centralità dell’Ue nella politica estera. Anche gli altri partiti delle opposizioni si sono guardati dentro casa. Adesso è chiaro che nessuno da solo può rappresentare la coalizione. In Parlamento abbiamo cominciato a fare un coordinamento delle opposizioni sulle varie questioni. Il cammino lungo, il campo c’è e io credo che dovrebbero farne parte tutti coloro che in Italia e in Ue si sentono alternativi ai nazionalisti e agli ultranazionalisti e sovranisti”. Lo ha detto Francesco Boccia, presidente del gruppo del Pd al Senato, a Omnibus su L7.

Pisa: “Nessuno contro Polizia, ma quei fatti gravissimi. Spero parole Meloni non fossero per Mattarella”

“Meloni dice che è pericoloso togliere il sostegno alla Polizia? Nessuno ha mai tolto il sostegno alla Polizia, così come alle altre forze dell’ordine e Forze armate, alla Protezione civile e ai Vigili del fuoco, che ringraziamo ogni giorno perché sono in prima linea. E’ pericoloso portare il ragionamento su questo piano, mi auguro che la Premier Meloni non facesse riferimento alle parole scolpite sulla pietra del Presidente della Repubblica. Una cosa è voler chiarire e condannare cosa è accaduto durante l’episodio gravissimo di Pisa, un’altra mettere in discussione il ruolo della Polizia. Mi auguro che la destra non voglia proseguire su questo terreno securitario, hanno iniziato con un decreto rave che non serviva, hanno proseguito con provvedimenti bandiera per cui quando accade qualunque cosa intervengo con mazza e sicurezza”. Lo ha detto Francesco Boccia, presidente del gruppo del Pd al Senato, a Omnibus su La7. “Ma questa sorta di machismo della destra, per cui sono arrivati quelli duri e rigorosi e che frana davanti alla complessità della realtà, lo metterei da parte – ha proseguito Boccia – e mi confronterei su quanto sta accadendo nel nostro Paese e sul disagio dei giovani. Dopo l’informativa di Piantedosi spero che il Parlamento si ritrovi unito nel dare risposta alle famiglie di quei ragazzini delle medie e del liceo che sfilavano a Pisa, mentre i loro docenti e i genitori erano alla finestra. Evitiamo parole ambigue che nascondono un’insofferenza crescente verso tutto quello che non è condiviso da certa destra”.

Pse: “Congresso a Roma non a caso, alle europee in gioco Europa”

“I socialisti europei fanno da domani questo congresso a Roma, non casualmente, chiesto da Elly Schlein: una leadership nuova, femminile, di una nuova generazione, che si somma alle leadership di Sanchez, di Silva, di Scholtz. Tutti insieme esprimono un’idea di mondo, pongono davanti a tutto i diritti umani, civili, sociali e questo significa interpretare il tempo che viviamo in maniera diversa rispetto per esempio al centrodestra italiano. Le nostre generazioni sono nate italiane e diventate europee, ma i nostri figli sono nati europei. Rispetto a questo credo che sia Giorgia Meloni a dover chiarire un’ambiguità, perché due partiti su tre del centrodestra italiano sono collocati in famiglie che non credono nell’Europa. Non in questa Europa, ma proprio nell’Europa unita”. Lo ha detto Francesco Boccia, presidente del gruppo del Pd al Senato, a Omnbus su La7. “Vi ricordate i discorsi di Meloni e Salvini sull’euro e sull’Europa non di 10 anni fa ma di due anni fa? – ha proseguito Boccia – Sono cambiati da allora? Meloni è nazionalista, ultra nazionalista o vuole fare parte dei Conservatori, che sono europeisti? Questa ambiguità deve essere sciolta nella destra italiana. Il mondo in cui viviamo è aperto e in gioco alle prossime elezioni europee c’è il nostro destino e quello dell’Europa. Noi crediamo che debbano esserci un debito comune, una difesa comune, una politica estera comune. Noi pensiamo che l’unico futuro possibile siano gli Stati uniti d’Europa e che la maggioranza degli italiani sia europeista”.


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