“Intervengo perché ci sembra opportuno, all’inizio dell’ennesima maratona di discussione sulla riforma costituzionale della giustizia che ci apprestiamo a fare questo pomeriggio, che il ministro Nordio, che ci aspettiamo in Aula in questi giorni, chiarisca alcune questioni. Non sfugge al gruppo del Pd e agli altri gruppi delle opposizioni, che nella conferenza dei presidenti dei gruppi hanno richiesto un’informativa del ministro Nordio, la delicatezza del momento dovuta anche al fatto che il tribunale dei ministri deve approfondire aspetti particolarmente importanti per il funzionamento delle nostre istituzioni. Penso che concordiamo tutti sul fatto che non si può essere ministro della giustizia se si mente alla giustizia. Non vogliamo tirare noi le somme di questa vicenda e aspettiamo che le autorità preposte a chiarire la verità lo facciano. Chiediamo quindi, anche sulla base del dibattito che ormai è nel Paese, che il ministro Nordio riferisca, anche se non dovesse avere informazioni aggiuntive, sulla base delle informazioni in suo possesso in questo momento. E’ necessario che ricordi a quest’Aula quanto è avvenuto. Il governo, che probabilmente ha avuto tutto il tempo per sanare l’errore procedurale sull’arresto di un criminale come Almasri, ha deciso di non farlo per ragioni politiche oppure, e in questo caso ci sarebbe menzogna, qualcuno ha nascosto informazioni nel passaggio di comunicazioni tra amministrazioni e uffici. Da ciò che leggiamo sembrerebbe prevalere la seconda ipotesi. Per questo il Parlamento ha il diritto di conoscere le valutazioni del ministro della giustizia perché non si può rappresentare la Repubblica se ci sono tracce di opacità nella sua azione quotidiana”. Lo ha detto il senatore Francesco Boccia, presidente del gruppo del Pd, prendendo la parola nell’Aula del Senato.
“Chiediamo quindi – ha concluso Boccia – un’informativa del ministro Nordio, nel rispetto del lavoro delle autorità preposte che stanno facendo chiarezza. Siamo preoccupati sul grado di credibilità delle nostre istituzioni”.