“Il ministro Calderoli oggi nell’Aula del Senato ha sostanzialmente detto che intende andare avanti sull’Autonomia differenziata, anche se si impegna a non sottoporre eventuali intese in Cdm prima del referendum. A lui dico che non c’è nulla di male nell’ammettere un fallimento: quello del ministro Calderoli sull’Autonomia differenziata e del governo sulle riforme è un fallimento su tutta la linea. Anche oggi nella conferenza stampa della Premier si sono svelate le menzogne su uno scambio di potere tra le forze della coalizione di centrodestra che è saltato. Meloni mente quando dice, come ha fatto oggi, che sul Premierato andrà avanti: peccato che in 7 mesi, da quando il ddl è stato approvato in Senato, alla Camera la destra non abbia trovato un momento per far partire l’esame. Anche oggi nell’Aula del Senato il ministro degli Affari regionali ha raccontato una storia non vera sull’autonomia. La Corte costituzionale ha letteralmente smontato il suo disegno di legge, elencando ben 7 profili di incostituzionalità. Il Clep è stato travolto da una pioggia di dimissioni. Calderoli e Giorgetti avevano garantito risorse sui Lep che, lo ricordiamo, non sono indicatori esoterici, ma riguardano scuola, sanità, liste di attesa, trasporto pubblico locale. Riguardano la vita delle persone. La destra continua a ripetere che questa riforma spacca Italia va bene. Ma la verità è che vengono cristallizzate le disuguaglianze e che la destra vuole privatizzare i servizi alle persone. Questa decisione di andare avanti a testa bassa nonostante la sentenza della Corte costituzionale farà andare a sbattere il governo. Noi li aspettiamo al varco e continueremo ad opporci, in Parlamento e nel Paese, perché dopo quella sentenza non c’è nulla di auto applicativo che possa procedere in quella riforma. E alla fine ci penseranno gli italiani con il referendum a respingere al mittente lo Spacca Italia”.
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