“Il governo ha chiaramente sbagliato le previsioni contenute nel Def approvato in primavera non solo sulla crescita per il 2023, ma anche sui principali capisaldi del Bilancio dello Stato: dal debito alle entrate. Non hanno i soldi per mantenere le promesse elettorali e, non avendo idee, cercano alibi penosi, come il costo del superbonus, che non c’entra nulla con il bilancio di previsione 2024-2026, per giustificare i propri fallimenti. Sul taglio del cuneo fiscale e sulla sanità ci aspettiamo un’operazione verità. Non permetteremo che si taglino i servizi o risorse preziose alla sanità pubblica o si ripeta, come per il 2023, la politica dei bonus sulla riduzione delle tasse sul lavoro. Il Ministro Giorgetti dice che non si stanno correndo i 100 metri ma i 5mila? Per la verità, quella per il governo del Paese sarebbe una maratona ma la destra con la propaganda continua a fare solo false partenze e a rimetterci saranno sempre i più deboli, i poveri e i pensionati”. Così Francesco Boccia, presidente dei Senatori PD, intervenendo a Castellaneta Marina alla presentazione del libro di Bisignani e Madron, “I potenti al tempo di Giorgia”.
“Purtroppo la profezia sul PNRR contenuta nel libro temo si avveri”. Così Francesco Boccia, presidente dei Senatori PD, intervenendo a Castellaneta Marina alla presentazione del libro di Bisignani e Madron, “I potenti al tempo di Giorgia”.
“Il governo, che non ha mai creduto nel PNRR, lo ha prima confuso solo per uno strumento di potere anziché come un piano per ridurre le diseguaglianze e hanno buttato via sei mesi per cambiare la governance ed esautorare il Mef. E ora, sempre dimostrando di non credere all’intervento comunitario per la riduzione dei ritardi di sviluppo, si stanno sbranando tra loro nello spostare senza senso risorse che, invece, erano state concordate con i sindaci e i territori. Ci sono centinaia di progetti già sospesi che manderanno in tilt il Paese. In ogni comune in cui vado per una manifestazione trovo amministratori locali che, increduli, mi chiedono se è vero che salta una circonvallazione, una bonifica, il rifacimento di un’area industriale o di una costa, o addirittura progetti su integrazione sociale e culturale, come quelle connesse a tanti progetti programmati, penso in Puglia a Borgo Mezzanone in provincia di Foggia. È inaccettabile”.


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