“Aver sentito balbettare ieri il
ministro dell’Economia e aver diciamo dimostrato ieri che le
buste paga dei lavoratori a tempo indeterminato sono in realta’
buste paga piu’ magre, non solo per l’inflazione, ma
semplicemente perche’ il governo anche sul cuneo fiscale ha
sbagliato, da’ il senso della fase politica in cui ci troviamo”.
A dirlo Francesco Boccia, capogruppo al Senato del Pd.
Intervenendo in videotelefonata al confronto organizzato a
Napoli dall’eurodeputato Sandro Ruotolo, Boccia si riferisce
della risposta del ministro dell’Economia Giorgetti, data ieri
durante il question time, alla domanda: ‘se sono sicuri di aver
fatto bene i conti, perche’ avevamo contestato nell’ultima legge
di bilancio questo gioco delle tre carte fatto sulle detrazioni
e sul cuneo fiscale’.
“Noi nell’ultimo anno ci ritroviamo con 327milioni di ore di
cassa integrazione ordinaria, che sono il 43% in piu’ dell’anno
prima – ricorda Boccia – siamo oltre 750 giorni di produzione
industriale con segno negativo. L’indice di poverta’ e’
aumentato”. Se un tempo “il problema era dato da tre milioni e
mezzo, quattro milioni di lavoratori precari, ora la beffa e’
che ci sono i 5 milioni di lavoratori non precari che sono sotto
la soglia della poverta’. Poi ci sono lavoratori precari e
ovviamente disoccupati”.
Secondo l’esponente del Pd, “da questa vicenda si esce dalla
porta principale che e’ l’Europa”. Ma “ora, anziche’ parlare di
impegno comune sul lavoro, in Europa sento parlare di impegno
comune sulle armi, sulla difesa”.


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