“Leggiamo dichiarazioni del vice premier Salvini e annunci leghisti di emendamenti al decreto infrastrutture che riproporrebbero le norme sui controlli anticorruzione e antimafia diversi dai modelli attuali, oggetto dei rilievi del Quirinale. Noi pensiamo che sarebbe opportuno che la Lega portasse maggiore rispetto al Capo dello Stato e che l’intera maggioranza prendesse le distanze da queste provocazioni. Il nervosismo crescente leghista sulla vicenda Ponte sullo Stretto e il silenzio degli altri partiti al Governo è sintomo di una condizione critica che merita ogni approfondimento sui rapporti tra amministrazioni centrali dello Stato, enti locali e imprese coinvolte. Oggi l’investimento Ponte sullo Stretto non è più solo propaganda ma merita un serio confronto in Parlamento, alla luce del sole, rispetto al quale la maggioranza non dovrebbe sottrarsi. Sarebbe opportuno che la Presidente Meloni chiedesse al suo vicepremier il massimo rispetto per il Presidente della Repubblica e per le istituzioni, che la Lega continua a calpestare. La vicenda del Ponte sta diventando grottesca e pericolosa per il nostro Paese: si usano soldi che servivano per la manutenzione delle strade per un’opera piena di limiti e non ancora chiara. Non è più possibile assistere a questi giochi di potere tra le forze di maggioranza divise su tutto e tenute insieme dal potere. Sono giochi pericolosi che indeboliscono le istituzioni e recano un danno alla credibilità del nostro Paese e alla nostra economia. Sarebbe più importante, oggi, che Giorgia Meloni e i suoi ministri ci dicessero come pensano di rispondere alle nuove minacce di Trump che vuole alzare al 50% i dazi all’Europa dal 1° giugno”. Così il presidente dei senatori del Pd Francesco Boccia.


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