“C’è bisogno che la politica interpreti correttamente la società, che sta cambiando ed è già cambiata. Il ddl che votiamo oggi in Senato affronta i temi della prevenzione secondaria. Cioè indica cosa fare quando un fatto è già accaduto o una donna ha già denunciato. Cioè si occupa della prevenzione secondaria. Nel caso di Giulia dobbiamo ragionare di prevenzione primaria e il ddl su questo fa poco. Noi dobbiamo lavorare su questo. Sull’educazione sentimentale primaria. E sulle risorse per formare anche gli operatori. E su questo, ripeto, il ddl del governo non fa abbastanza. E su questo le forze politiche non sono unite. Io mi auguro che in Parlamento si possa trovare la strada per lavorare nelle prossime settimane sulla prevenzione primaria. E oltre questo servono risorse per la formazione, nelle scuole e per gli operatori del settore. Oggi votiamo il ddl con la consapevolezza che ci sono altre cose da fare. Il luogo per trovare questi strumenti legislative e individuare le norme giuste per la prevenzione secondaria”. Così a Sky Tg24 il presidente dei senatori del Pd Francesco Boccia.

“Il passaggio parlamentare sul patto con l’Albania non è una concessione, lo prevede la nostra Costituzione. Capisco che la maggioranza si erga sempre a difesa del governo ma in questo caso è giusto che si discuta in Parlamento di un patto che per noi è sbagliato e di cui non capiamo il senso. Perché portare i migranti in un luogo terzo? Sì dividono le famiglie? Vogliamo capire: per noi I migranti si accolgono e poi si discute con i partner europei. Ma il nostro governo è talmente isolato in Europa, viste anche le scelte di politica economica, che non ha più credibilità e interlocuzione con gli alleati continentali, e allora si inventa un patto che non sta in piedi per continuare a fare propaganda su un tema, quello dell’immigrazione su cui ha totalmente fallito”. Così il presidente dei senatori del Pd Francesco Boccia a Sky Tg


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