Finisce in parlamento il caso del maxicentro logistico da un milione di metri quadrati che si intende realizzare a ridosso dell’abitato di Pernate, frazione di Novara. Il senatore piemontese del PD Enrico Borghi ha presentato una interrogazione in merito ai ministri dell’ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin, delle infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini e dell’agricoltura, della sovranita’ alimentare e delle foreste Francesco Lollobrigida. L’interrogazione, riassunti i termini della questione, chiede di sapere “se i Ministri, per quanto di competenza, ritengano che il progetto sia conforme alla normativa vigente a livello nazionale in materia di impatto ambientale, consumo di suolo, e tutela della produzione agricola; quali iniziative intendano adottare, nell’ambito delle proprie competenze, per garantire il rispetto di tali norme al fine di tutelare il territorio, il benessere, la salute e l’incolumita’ dei cittadini residenti a Novara nella frazione di Pernate”.
“La vicenda della logistica di Novara, per la sua portata – dice all’Agi il senatore Borghi – non puo’ rimanere confinata sul piano del dibattito locale. Quasi un milione di metri quadrati di consumo di suolo fertile ed agricolo sacrificati, una frazione come Pernate di fatto soffocata dai capannoni, un’idea di modello di sviluppo che da un lato rischia di mostrare rapidamente la corda e dall’altro compromette pesantemente la qualita’ della vita della seconda citta’ del Piemonte meritano una riflessione sul piano nazionale. Il territorio, il benessere, la salute dei cittadini di Novara, e della frazione di Pernate in particolare – conclude Borghi – debbono essere garantiti ed e’ giusto entrare profondamente nel merito di cio’ che sta avvenendo, anziche’ assistere alla liquidazione sbrigativa di una vicenda cosi’ importante come qualcuno vorrebbe”. Borghi sara’ domani a Novara con il segretario regionale del PD Domenico Rossi per presentare le iniziative che il Partito Democratico vuole portare avanti nelle sedi istituzionali e in citta’ per sostenere le ragioni dei pernatesi che si oppongono a quello che viene definito “un ecomostro”.


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