“L’intervento della Presidente del Consiglio ieri nell’aula di Montecitorio ci dice due cose, che siamo di fronte a una destra democratica, che quindi riconosce e si riconosce nei valori della nostra Costituzione e la seconda è che il nostro destino come Paese è in Europa e non fuori da essa; entrambe queste due acquisizioni non erano scontate alla vigilia”, così Enrico Borghi, senatore del Partito Democratico, intervenendo questa mattina a TG Com 24. “Per questo il PD non deve indulgere nella retorica della demonizzazione ma attrezzarsi a costruire – ha proseguito Borghi – una opposizione capace di rappresentare non settori specifici della società italiana ma una organica e alternativa idea di Paese. Per questo il nostro congresso, che è un pezzo fondamentale dell’alternativa al governo Meloni, deve mettere al centro la politica e non ridursi a tempi, codicilli e burocrazie. Pensiamo al Labour inglese: nel 2019 con Corbyn prese la peggiore sconfitta dal 1935, oggi dopo aver ridefinito linea politica e capacità di lettura della società è davanti di 40 punti nei sondaggi. Nulla è eterno in politica,  possiamo farlo anche noi, se davanti al governo Meloni non stiamo sulla superficie dei riflessi condizionati o delle polemiche lessicali ma andiamo al fondo di ciò che accade nella Storia di questo Paese”.


Ne Parlano