“Sembra davvero di essere tornati indietro nel tempo, alla non rimpianta maggioranza gialloverde e al non rimpianto governo Conte 1: mantra ideologici, dottrine securitarie, propaganda e nessuna soluzione del problema. La destra reazionaria, ancora una volta, ci riprova sulla pelle dei più deboli, dei migranti che arrivano dal Mediterraneo. Suggerisco al ministro dell’Interno Piantedosi di non seguire la strada del suo predecessore Matteo Salvini, che faceva roboanti dichiarazioni in Italia e disertava sistematicamente i vertici europei sull’immigrazione con i colleghi degli altri Paesi dell’Unione”. E’ quanto ha detto Enrico Borghi, responsabile politiche per la sicurezza della segreteria del Partito democratico, in un’intervista a Radio Immagina, la web radio dem. “Anche per i migranti che fuggono da guerre, fame, povertà e attraversano il Mediterraneo occorre rinnovare quello spirito solidaristico mostrato dall’Europa, e dall’Italia, nell’accoglienza ai profughi dell’est europeo. Ai milioni di ucraini fuggiti dalla loro terra per la guerra d’occupazione voluta da Putin. L’impianto per una seria politica migratoria, oltre a stabilire i flussi, non si fonda sull’ideologia. Si fonda sull’accoglienza, sul rispetto delle regole, sul soccorso in mare, sul riconoscimento dell’asilo per chi ne ha diritto e sul respingimento di chi non ha quel diritto, sulla solidarietà tra i Paesi europei nella redistribuzione di chi arriva in Europa. Ricordo che dignità e accoglienza sono la cifra di un Paese civile”, ha aggiunto Borghi.


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