“La partecipazione a Teramo di una esponente del Pd, che sul piano congressuale si e’ schierata in appoggio ad Elly Schlein, al convegno che sposa le tesi del tremendo regime iraniano richiede un intervento finalizzato a
sgombrare il campo da qualsiasi equivoco”. Lo dice il senatore
Enrico Borghi, sostenitore di Stefano Bonaccini al congresso del
Pd, commentando la presenza annunciata dell’assessora di Teramo,
Stefania Di Padova, ad un convegno in programma domani dal
titolo “Iran 2023 – la rivoluzione permanente di Ruhollah
Khomeyni”. L’assessora, sui suoi canali social, esprime
solidarietà alle donne iraniane, da ultimo con un post che
ritrae Drusilla e Pegah Moshir Pour. “Semplicemente meravigliose
nel dare voce a una generazione nata sotto la dittatura”. Borghi
chiede, nonstante questo, che non ci siano ambiguità nella
posizione del Pd. “Non ci sono dubbi circa il fatto che il Pd in
maniera unitaria e compatta e’ stato fin da subito, e senza
alcuna ambiguità, dalla parte delle manifestanti iraniane che
richiedono libertà, pari dignità, emancipazione. Sono certo
che Elly Schlein saprà risolvere il caso di una sua
sostenitrice che si appresta a partecipare attivamente ad una
iniziativa pubblica che derubrica i diritti civili delle donne
iraniane a diritti ‘soltanto personali e soltanto teorici’ posti
contro ‘la libertà dei popoli di poter esprimere liberamente le
proprie culture, che non sono quelle omologanti dell’Occidente’.
La nostra collocazione in materia di diritti umani e di loro
tutela, infatti, non può essere in alcun modo inficiata”.


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