“È un errore grave la bocciatura dell’emendamento al decreto fiscale con il quale si portava a 60/40, per i concessionari autostradali, il rapporto tra gli affidamenti di lavori con procedura di gara e quelli diretti. Un errore che rischiano di pagare i lavoratori, alcune migliaia di persone in tutta Italia, più di mille solo in Piemonte”.
E’ quanto afferma il senatore del Partito democratico Daniele Borioli.
“La decisione di presentare, a mia prima firma, l’emendamento bocciato in Commissione – sottolinea Borioli – era sorta nel tentativo di garantire un percorso più graduale, in grado di tutelare in questo passaggio l’occupazione nel settore, del pur sacrosanto principio di trasparenza introdotto dal nuovo codice degli appalti. Questa conclusione, che non so se ci siano i margini per rivedere, era stata peraltro condivisa da tutti i colleghi Pd della Commissione, a cominciare da Stefano Esposito, che del codice è stato relatore. Questa vicenda è resa peraltro ancor più amara e paradossale dal fatto che la mia proposta era scaturita dopo una serie di agitazioni sindacali, e successivamente alle aperture tanto del Ministero dei Lavori Pubblici quanto del Ministero dello Sviluppo Economico alle richieste dei lavoratori. In questo modo, in un Paese che certo non ne ha bisogno, si rischia di aggiungere un’ulteriore problema sociale e occupazionale al già pesante fardello che ostacola la ripartenza del Paese” conclude l’esponente pd.