‘E’ con emozione che, da ex sindaco di Crevalcore, uno dei comuni maggiormente colpiti dai terremoti del 20 e 29 maggio scorso, in Emilia Romagna, intervengo oggi in aula in Senato’. E’ quanto afferma il senatore del Partito Democratico Claudio Broglia in replica all’informativa dedicata al terremoto in Abruzzo e in Emilia Romagna del ministro Fabrizio Barca. ‘Uno di quei sindaci che assieme a tanti altri colleghi – sottolinea Broglia – hanno dato un grande esempio di come le istituzioni locali siano state in prima fila fin dalle quattro e zero tre di quel 20 maggio scorso’. ‘Mi preme evidenziare come la Protezione Civile – prosegue l’esponente pd – sia stata depotenziata e limitata nelle risorse economiche e nei poteri straordinari dopo il terremoto in Abruzzo. Non ci si può presentare in una tragedia come quella del terremoto emiliano senza quasi risorse economiche e stabilire in 60 giorni il limite massimo di copertura emergenziale. Sappiamo che tutto ciò è avvenuto a seguito di maldestri abusi e palesi violazioni di impiego della protezione civile stessa. Ma allora, si abbia il coraggio di colpire i responsabili politici di quegli abusi e di quella catena di malaffare che si approfittava di quei poteri, ma non si neghi a tutti gli onesti cittadini che subiscono calamità di vario genere la possibilità di avere risposte rapide, efficaci e risolutive da chi è deputato a darle, e una durata degli aiuti commisurata alla gravità della situazione’. ‘Anche noi in Emilia, per affrontare il terremoto, siamo ripartiti da zero purtroppo e non lo auguriamo davvero a nessun altro territorio. E se siamo arrivati fin qui pur tra le comprensibili difficoltà, e’ stato grazie alla grande determinazione che tutti abbiamo avuto – conclude Broglia – Crediamo anche però, di aver costruito un modello di ricostruzione che non può andare perso, perché a dispetto di qualche corvo che in campagna elettorale ha detto che il modello Emilia non funzionava, il modello Emilia funziona con buona pace di tutti’.

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