L’Aula del Senato ha respinto la mozione di sfiducia individuale nei confronti della ministra del Turismo Daniela Santanchè presentata dal Movimento 5 Stelle. Hanno votato per la sfiducia 67 senatori, 111 i contrari, nessun astenuto. Il gruppo di Azione-Italia Viva ha comunicato in Aula, durante le dichiarazioni di voto, l’intenzione di non partecipare al voto.
Noi abbiamo il dovere di difendere innanzitutto l’onore, il decoro, del parlamento e delle istituzioni. La ministra ha invece dato l’impressione di tenere più a se stessa che all’onore delle istituzioni. Lo ha fatto non dicendo la verità al Parlamento, negando evidenze. Negando fatti, dai quali hanno preso il via inchieste giudiziarie, che faranno il loro corso. Fino al termine di queste, la ministra è solo indagata. Ma il punto non riguarda l’aspetto penale. Il punto, ministra Santanchè per noi dunque non è penale, ma tutto politico- istituzionale. Ha a che fare con irregolaritá nella gestione delle sue società, con contributi pubblici non restituiti, con disinvolte operazioni societarie, con una gestione non imprenditoriale, del personale. Con una gestione disinvolta e scorretta degli ammortizzatori sociali, della cassa integrazione. Ha a che fare con operazioni finanziarie e rapporti con fondi di investimento su cui sarebbe necessario, squarciare ogni velo. Ha a che fare con trasferimenti di quote societarie a congiunti e conviventi per evitare – formalmente – conflitti di interesse. Ma che nella sostanza lei mantiene intatti. Come può occuparsi di concessioni balneari quando fino a pochissimo tempo fa deteneva quote di un noto stabilimento balneare in Versilia, cedute ora ad altrettanti noti suoi concittadini, soci e sodali? E come fa un ministro a trovarsi senza imbarazzo nella condizione di trattare rientri con le banche, rateizzazioni con le agenzie delle entrate?“. Lo ha detto Walter Verini in dichiarazione di voto per il Pd.
Una Ministra della Repubblica che è debitrice di 2,7 milioni di euro, di un prestito di Invitalia, soldi pubblici (quindi della collettività) mai restituiti, nonostante la richiesta di restituzione. Un ministro debitore di un Ministero. Qui a noi non interessa se sarà contestato o meno un reato o meno, ma si tratta di credibilità delle istituzioni. Chi è capace di mentire così spudoratamente di fronte al Parlamento e al Paese intero, non ha alcuna credibilità per rappresentare il nostro Paese”, ha aggiunto Vincenza Rando.

Verini: “Evidenti imbarazzi in maggioranza, come fanno a non chiedere dimissioni ?”
Rando: "Non ha credibilità per rappresentare Paese"