La comunità politica assuma grande responsabilità
‘Già in apertura della Cop 21 di Parigi è stato detto che siamo l’ultima generazione che può fare qualcosa per fermare il surriscaldamento del Pianeta. E’ ormai chiaro che anche la lotta al terrorismo e la sicurezza delle nazioni passano per la sfida dei cambiamenti climatici. Credo che la comunità politica debba sentirsi addosso questa responsabilità, e che come Pd dobbiamo sentirla in modo particolare, anche per l’assenza sullo scenario politico italiano di una rappresentanza ambientalista strutturata in un partito’. Lo ha detto nell’Aula del Senato Massimo Caleo, capogruppo del Pd nella Commissione Ambiente, annunciando il voto favorevole dei Dem sulla mozione a prima firma Puppato sui cambiamenti climatici.
‘Abbiamo davanti a noi una sfida contro il tempo – ha proseguito Caleo – che richiede capacità di visione a lungo termine e insieme di concretezza politica. Per questo motivo come Senato chiediamo al governo di rappresentare a Parigi una posizione, all’interno dell’Unione europea, che favorisca l’approvazione di un accordo globale vincolante ed inclusivo e che tenga conto del principio dell’equità tra paesi ricchi e poveri tra i punti fondanti del nuovo accordo.
Prevenire un esito disastroso è ancora possibile dimezzando le emissioni mondiali di gas serra entro il 2050, rispetto a quelle del 2010. La soglia di un grado e mezzo, per me, è ancora possibile. Ma solo se riusciamo ad affermare la consapevolezza che una posizione unitaria ed autorevole europea è determinante. Le capacità, le tecnologie e gli strumenti per conseguire un tale obiettivo sono disponibili, a costi sostenibili e con possibilità di attivare nuove occasioni di sviluppo. Le nostre imprese, esempio di eccellenza e talento anche in campo ambientale, si sono già dichiarate pronte a vivere da protagoniste la sfida dell’economia circolare. Bisogna creare la fiducia necessaria ad essere ambiziosi’.

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