‘Il decreto competitività appena approvato al Senato, grazie anche al lavoro svolto nelle Commissioni, contiene importanti norme ambientali, dall’Ilva, al contrasto del rischio idrogeologico, alla bonifica dei siti inquinati, ai bioshopper’. Lo dicono i senatori democratici Massimo Caleo, capogruppo nella commissione Ambiente e Stefano Vaccari.
‘Il grande successo riguarda l’Ilva – sottolineano i senatori del Pd – perché è stato rafforzato il decreto già precedentemente approvato e migliorate le condizioni per il risanamento e il rilancio produttivo dell’impianto di Taranto. Abbiamo semplificato e accelerato le procedure per le bonifiche dei siti inquinati, inserito misure per contrastare lo sversamento da parte delle ‘carrette del mare’, ampliando la responsabilità penale a carico del proprietario del carico trasportato. Per il Sistri sono state previste norme per sbloccare la situazione. Entreranno inoltre immediatamente in vigore le sanzioni pecuniarie a carico dei ‘furbetti’ che non rispettano l’obbligo di commercializzare unicamente bioshopper rispettosi di caratteristiche standard al posto delle buste di plastica. E’ stata inoltre cancellata la ‘Via postuma’ per gli impianti a biogas. Un lavoro specifico è stato condotto sulla cosiddetta energia verde: abbiamo lavorato in un confronto franco e trasparente con il Governo per migliorare il testo. Sono state riviste sostanzialmente le modalità con le quali le imprese potranno concorrere al contributo richiesto, con percentuali diverse e divise in scaglioni sulla base del voltaggio degli impianti, prevedendo, a decorrere dal 1º gennaio 2015, l’eliminazione degli oneri di sistema a carico degli impianti solari fotovoltaici di potenza non superiore a 3 chilowatt. L’obiettivo della norma è quello di favorire e sostenere, anche se parzialmente, l’autoconsumo. Avevamo proposto anche l’innalzamento della soglia da 200 a 500 chilowatt per lo scambio sul posto, nonché l’esclusione degli enti locali e delle loro società partecipate proprietarie di impianti fotovoltaici dall’impatto del cosiddetto spalmaincentivi. Su questo presenteremo comunque un ordine del giorno per chiedere un impegno specifico al Governo’.

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