Del Rapporto 2022 sulle “Donne gravemente maltrattate”, presentato oggi in Senato, “ciò che mi colpisce di più è che finalmente sono scritte e raccontate, sotto forma di rapporto, cose che si sanno ma che non hanno mai avuto un riconoscimento e una dignità ufficiale” tanto da diventare “un tema politico”. La senatrice del Partito democratico Susanna Camusso affronta con 9Colonne le problematiche che riguardano i vari aspetti dello sfruttamento femminile, questioni affrontate oggi in un dibattito organizzato dalla senatrice Cecilia D’Elia, al quale era presente anche l’ex ministra Anna Finocchiaro. “Anche per quanto riguarda la violenza maschile contro le donne”, secondo la senatrice dem, “non manca la legislazione” ma bisogna chiedersi se poi “si traduca in efficacia. Ad esempio – spiega – se penso al grave sfruttamento lavorativo mi viene in mente che innanzitutto servirebbero le assunzioni degli ispettori del lavoro, e mi chiedo se, in realtà, ci sia volontà dell’amministrazione ad affrontare questi temi”. Camusso cita altre questioni che andrebbero affrontate, come le condizioni in cui versano i lavoratori che non hanno il permesso di soggiorno e i ricongiungimenti familiari e in che modo entrambi possano essere tutelati.

Condizioni che, a suo giudizio, “possono diventare elementi di ulteriore prevaricazione e ricattabilità”. Quindi – conclude – “non credo che siano tanto le singole norme a mancare quanto, da un lato, come le si applichino davvero e dall’altro come vengano messe in relazione tra molteplici soggetti che devono essere impegnati”


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