“Che il fenomeno di sfruttamento e caporalato in Italia fosse ancora attuale, ne eravamo purtroppo certi. Rivolgo un sentito plauso al Tribunale di Milano per l’eccellente lavoro svolto e per essere sempre attento e presente nella lotta alla piaga dello sfruttamento dei lavoratori”. La senatrice del Pd Susanna Camusso commenta così il commissariamento da parte del Tribunale di Milano dell’Azienda Alviero Martini, ritenuta dalla Procura milanese “incapace di prevenire e arginare fenomeni di sfruttamento lavorativo nell’ambito del ciclo produttivo” i cui profitti sarebbero stati massimizzati usando “opifici cinesi” e “facendo ricorso a manovalanza in nero e clandestina”, costretta a lavorare in condizioni disumane.
“Il caso increscioso che vede protagonista la casa di moda Alviero Martini SPA è l’ennesima vicenda che ci ricorda che ci troviamo di fronte ad un problema che non riguarda più unicamente il settore dell’agricoltura, ma è nettamente in crescita anche nel settore dell’industria, con particolare riferimento alla manifattura tessile. Un episodio che vede protagonisti lavoratori e lavoratrici stranieri, che spesso non sanno neanche di avere diritti e sono impossibilitati a ribellarsi”. “Mi auguro che questa vicenda sconcertante non sia il solito riflettore accesso per pochi giorni e destinato a spegnersi sino al prossimo scandalo, ma possa servire per mantenere alta l’attenzione sul contrasto allo sfruttamento e al caporalato, anche attraverso l’introduzione di nuovi strumenti che possano assistere e raggiungere tutti i lavoratori, al fine di abolire questo fenomeno di schiavitù moderna” le parole della Senatrice del PD Susanna Camusso.


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