Cosa avrebbe detto De Gasperi sulla guerra?
“Credo si sarebbe assunto laicamente il dovere della
responsabilità che compete agli uomini di Stato. Vi ricordò nella
prima Repubblica davanti agli SS 20 istallati dall’Unione
Sovietica contro le città, nonostante il Papa dicesse, come oggi,
pace pace e disarmo, noi dovemmo istallare gli euromissili”: lo
ha affermato il senatore Pier Ferdinando Casini, presidente del
gruppo italiano all’Unione Interparlamentare, a margine del convegno “De
Gasperi, politico cristiano” alle Biblioteca Vallicelliana a
Roma.
E quegli “strumenti di morte hanno portato alla pace e alla
politica del disarmo. Quella scelta difese la pace più di ogni
altra scelta.
La testimonianza di De Gasperi “ci insegna la grande lezione
di un cristiano, di un uomo di fede, un
uomo di altri tempi. Un uomo che ha sempre saputo distinguere
quello che significa un partito di ispirazione cristiana dalla
inevitabile laicità dei comportamenti politici che un uomo di
governo ha. Non è mai stato clericale. Non è mai stato succube
delle indicazioni della Chiesa. Un uomo che ha difeso la dignità
la politica con una vocazione spirituale fortissima”.

“Sull’Europa De Gasperi ha detto prima di morire tutto quello che
dovevamo fare nei 70 anni successivi e non abbiamo ancora fatto:
la politica di difesa comune europea e la politica estera comune.
Un vademecum da cui attingere in vista delle elezioni europee”,
ha aggiunto.


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