Decisione storica del Pd, mai a favore degli F35. A loro dico attenti, c’è il rischio del malaffare
Mi inserisco nell`alveo delle decisioni storiche del Pd». Il senatore Felice Casson prende così atto che la sua mozione con la quale chiedeva di sospendere il programma acquisti degli F35 è stata bocciata con i voti contrari della stragrande maggioranza del suo partito. «Mai, in precedenza, il Pd e i suoi predecessori avevano votato a favore di questo sistema d`arma, malgrado i forti contrasti interni. E nel programma c`era scritto che la priorità è il lavoro. Sulla base di questo programma ho girato il Veneto e l`Italia, in campagna elettorale, schierandomi contro gli F35, e non ho mai trovato nessuno che la pensasse diversamente».
Cosa è cambiato, allora?
È cambiato che c`è questo governo e questa maggioranza. E c`è un ministro della Difesa che ha detto chiaramente che si va avanti a comprare pezzi di F35: uno o due esemplari al momento, fino ad arrivare a 11. Poi si vedrà. Per questo il ministro si è opposto a qualsiasi soluzione diversa come sospendere tutto per trovare una mediazione, come chiedevo nella mozione e in un odg. A differenza di Sel e del M5S, che chiedevano di cancellare completamente il programma acquisti.
Perché questa caparbietà, malgrado le forti critiche anche dall`Interno del mondo militare?
È così: c`è il generale Fulvio Gagliardi che lancia una petizione, e c`è Fabio Mini che ha preso una «Decisione storica del Pd, mai a favore degli F35. A loro dico attenti, c`è il rischio di malaffare» posizione chiarissima sul velleitarismo di questo programma, arrivando a dire che in un nuovo modello di difesa europea il bilancio della difesa potrebbe essere più che dimezzato. E la bibbia militare, Aviation Week, dice che questi sistemi sono estremamente costosi e inadatti.
E allora perché?
Bisogna chiederlo a loro. Certo, come ho detto anche in Aula, quando leggo certi nomi di lobby militari, di aerei e armi, quando vedo nomi come Finmeccanica ar- mi, ricordo di tanti processi e indagini su fatti di tangenti e malaffare, nazionali e internazionali, quindi credo che bisognerebbe andare a capire un po` di più i meccanismi che hanno portato a queste decisioni.
Malaffare? E` una denuncia grave.
Beh, credo sia un tema da affrontare e valutare. Non certo per quanto riguarda il ministro, ci mancherebbe. Ma faccio riferimento alle lobby industriali militari.
Che possono premere o addirittura corrompere?
Guardi io mi ricordo i traffici di armamenti internazionali anni fa, anche all`epoca della guerra Iran Iraq alla fine degli anni `80, sulla quale io avevo indagato per i traffici che riguardavano società italiane ed estere: lì il malaffare, i falsi e gli imbrogli erano all`ordine del giorno. E anche la cronaca di ogni giorno ci dice che in queste vicende siamo sempre su un terreno, diciamo – per stare in tema -, ‘minato’.
La vice presidente del Senato Valeria Fedeli, del Pd, sostiene che l`argomento risparmio non è pertinente perché «la Difesa ha un suo bilancio finanziario».
Ma no, è un arzicocolare tecnico, quest`anno sono stati stanziati più di 500 milioni di euro, l`anno prossimo 534, poi 650 e rotti. Sicuramente si è in grado di stanziare questi soldi immediatamente per altri capitoli, non è una questione di barriere tecniche, ma di volontà politica.
E II Pd non ce l`ha, visto che i voti contrari agli F35 non supera» no la ventina.
La mia mozione è stata votata da 29 senatori in tutto, dì cui 18 del Pd e uno del M5S. Altri democratici, come Sergio Zavoli, non hanno partecipato al voto e Stefania Pezzopane si è astenuta. Formalmente è contrario un quinto del gruppo del Pd, ma altri si sono solo adeguati alle indicazioni del gruppo.
Qualcuno, dopo le discussioni interne, ha anche ritirato la firma alla sua mozione: Puglisi, Pagliari, D`Adda… Cosa succede?
Questa è una vicenda molto specifica, se vogliamo parlare del partito è altra cosa. Certo siamo in un momento di fibrillazione forte: si va verso un congresso molto importante per la vita stessa del Pd.
Eppure il voto di ieri segna un dietrofront su un tema molto Importante per il Pd: avrà qualche ripercussione sulle dinamiche congressuali?
Non enfatizzerei. È una delle tante cose da discutere sulle quali non c`è condivisione assoluta e di cui bisognerà fare una sintesi per trarne le linee congressuali.
Non è un grave errore, questo, per il Pd?
Non faccio più il giudice e non ho intenzione di farlo. Solo che pur non avendo la presunzione di rappresentare il mondo pacifista, ritengo quelle idee fondamentali e al di sopra delle scelte di partito. 11 gruppo che ha deciso di sostenere questa mozione ha dato un segnale politico al vincolo di gruppo, deciso solo per sostenere questa maggioranza.
Cosa è cambiato, allora?
È cambiato che c`è questo governo e questa maggioranza. E c`è un ministro della Difesa che ha detto chiaramente che si va avanti a comprare pezzi di F35: uno o due esemplari al momento, fino ad arrivare a 11. Poi si vedrà. Per questo il ministro si è opposto a qualsiasi soluzione diversa come sospendere tutto per trovare una mediazione, come chiedevo nella mozione e in un odg. A differenza di Sel e del M5S, che chiedevano di cancellare completamente il programma acquisti.
Perché questa caparbietà, malgrado le forti critiche anche dall`Interno del mondo militare?
È così: c`è il generale Fulvio Gagliardi che lancia una petizione, e c`è Fabio Mini che ha preso una «Decisione storica del Pd, mai a favore degli F35. A loro dico attenti, c`è il rischio di malaffare» posizione chiarissima sul velleitarismo di questo programma, arrivando a dire che in un nuovo modello di difesa europea il bilancio della difesa potrebbe essere più che dimezzato. E la bibbia militare, Aviation Week, dice che questi sistemi sono estremamente costosi e inadatti.
E allora perché?
Bisogna chiederlo a loro. Certo, come ho detto anche in Aula, quando leggo certi nomi di lobby militari, di aerei e armi, quando vedo nomi come Finmeccanica ar- mi, ricordo di tanti processi e indagini su fatti di tangenti e malaffare, nazionali e internazionali, quindi credo che bisognerebbe andare a capire un po` di più i meccanismi che hanno portato a queste decisioni.
Malaffare? E` una denuncia grave.
Beh, credo sia un tema da affrontare e valutare. Non certo per quanto riguarda il ministro, ci mancherebbe. Ma faccio riferimento alle lobby industriali militari.
Che possono premere o addirittura corrompere?
Guardi io mi ricordo i traffici di armamenti internazionali anni fa, anche all`epoca della guerra Iran Iraq alla fine degli anni `80, sulla quale io avevo indagato per i traffici che riguardavano società italiane ed estere: lì il malaffare, i falsi e gli imbrogli erano all`ordine del giorno. E anche la cronaca di ogni giorno ci dice che in queste vicende siamo sempre su un terreno, diciamo – per stare in tema -, ‘minato’.
La vice presidente del Senato Valeria Fedeli, del Pd, sostiene che l`argomento risparmio non è pertinente perché «la Difesa ha un suo bilancio finanziario».
Ma no, è un arzicocolare tecnico, quest`anno sono stati stanziati più di 500 milioni di euro, l`anno prossimo 534, poi 650 e rotti. Sicuramente si è in grado di stanziare questi soldi immediatamente per altri capitoli, non è una questione di barriere tecniche, ma di volontà politica.
E II Pd non ce l`ha, visto che i voti contrari agli F35 non supera» no la ventina.
La mia mozione è stata votata da 29 senatori in tutto, dì cui 18 del Pd e uno del M5S. Altri democratici, come Sergio Zavoli, non hanno partecipato al voto e Stefania Pezzopane si è astenuta. Formalmente è contrario un quinto del gruppo del Pd, ma altri si sono solo adeguati alle indicazioni del gruppo.
Qualcuno, dopo le discussioni interne, ha anche ritirato la firma alla sua mozione: Puglisi, Pagliari, D`Adda… Cosa succede?
Questa è una vicenda molto specifica, se vogliamo parlare del partito è altra cosa. Certo siamo in un momento di fibrillazione forte: si va verso un congresso molto importante per la vita stessa del Pd.
Eppure il voto di ieri segna un dietrofront su un tema molto Importante per il Pd: avrà qualche ripercussione sulle dinamiche congressuali?
Non enfatizzerei. È una delle tante cose da discutere sulle quali non c`è condivisione assoluta e di cui bisognerà fare una sintesi per trarne le linee congressuali.
Non è un grave errore, questo, per il Pd?
Non faccio più il giudice e non ho intenzione di farlo. Solo che pur non avendo la presunzione di rappresentare il mondo pacifista, ritengo quelle idee fondamentali e al di sopra delle scelte di partito. 11 gruppo che ha deciso di sostenere questa mozione ha dato un segnale politico al vincolo di gruppo, deciso solo per sostenere questa maggioranza.