“Sul referendum si fa volutamente grande confusione per sminuirne valore e significato”.
Così il senatore Vannino Chiti nell’ultimo appello per il sì al referendum sulle trivelle.
“Chi teorizza e pratica che il meglio dell’Italia e della modernità è il posto di lavoro non fisso parla oggi di 11 mila posti a rischio? I numeri reali sui lavoratori coinvolti sono molto più contenuti; le concessioni scadono tra il 2017 e il 2035, non lunedì mattina; se investissimo veramente sulle energie rinnovabili e alternative potremmo creare molti più posti di lavoro, in settori del futuro, non del passato. Invece la nostra pratica è firmare a Parigi gli accordi sulla tutela dell’ambiente e poi ridurre gli incentivi per le rinnovabili.
Passando ad altre falsità, chiariamo che: il petrolio e il gas sotto i nostri mari sono presenti in quantità risibile, sufficiente per coprire qualche settimana o mese del fabbisogno nazionale; le royalties che lo Stato incassa dalle compagnie petrolifere sono altrettanto risibili, 3-400 milioni; tra le piattaforme in questione molte sono non operative o a fine produzione o obsolete; le attività di estrazione, anche quando sicure, inquinano; prolungare a vita l’esistenza delle concessioni significa anche rendere incerto il momento in cui le compagnie devono smantellare le piattaforme e fare le bonifiche.
Altro elemento che distorce il dibattito è quello sulla partecipazione al voto. Nessuno mette in dubbio che si possa non votare. Avviene anche per le elezioni politiche. La questione cruciale è se sia giusto che chi rappresenta le istituzioni o ne fa parte inviti all’astensionismo. Non ci si rende conto della sfiducia montante dei cittadini nei confronti delle istituzioni e della politica. Pensare che a giorni alterni si possa lodare il senso civico e la partecipazione e allo stesso tempo invitare al disimpegno, è irresponsabile. Mi addolora che i vertici del Pd invitino alla ‘diserzione’ dal voto. Se questa è la cifra di un partito progressista, si comprende come si stia verificando l’allontanamento di quei militanti che credono nei valori fondamentali della sinistra. Io domenica andrò a votare sì”.


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