« All’interno dello terno stesso partito possono esserci opinioni diverse su tanti temi. Quello che è inaccettabile è il clima di sospetto, la mancanza di fiducia, il processo alle intenzioni, come l`accusa continua di sacrificare i valori e principi sull`altare della governabilità». Vannino Chiti, presidente della Commissione politiche europee del Senato, è uno degli esponenti del Pd che ha firmato l`appello dei Settanta contro le polemiche interne e in difesa del governo Letta.
Con quali motivazioni ha firmato quella lettera?
Sono preoccupato: quando esponenti democratici prendono delle iniziative, ci sono subito altri democratici che fanno a gara a sparargli contro, mettendo in discussione la loro buona fede. È un atteggiamento che dà all`esterno un`idea di frammentazione e che ricalca le posizioni estreme dei grillini.
Facciamo nomi e cognomi. Ce l`ha con i renziani?
Pippo Civati, che non è renziano, l`altro giorno ha detto che bisogna andare subito al voto. Laura Puppato ha accusato Zanda e Mucchetti di voler fare una legge ad personam in difesa di Berlusconi solo perché hanno presentato una legge di riordino dell`ineleggibilità, visto che la precedente è del 1957…
Sulla sospensione dei lavori d`aula i renziani hanno accusato il vertice pd di debolezza verso le questioni giudiziarie del Cavaliere.
Non è così: basterebbe dire che il temuto blocco del Parlamento non c`è stato affatto. Per sintetizzare: sono d`accordo con Gentiloni [renziano, ndr] quando dice che sulla vicenda si potevano consultare i gruppi. Non sono più d`accordo quando accusa chi ha votato per la sospensione di sacrificare il principio dell`autonomia della magistratura sull`altare del governo Letta. Voglio ribadirlo: nessuno di noi si fa ricattare sui principi costituzionali. E aggiungo che di sospetti il partito può anche morire.
Non sarà che, sotto sotto, la vera questione è quella delle larghe intese?
L`Italia è in un momento difficile. Il governo Letta sta operando bene, in modo serio e credibile. Non ci sono realistiche e credibili alternative all`orizzonte. Abbiamo tutti il dovere di sostenerlo e di aiutarlo, per il bene del Paese.
Con quali motivazioni ha firmato quella lettera?
Sono preoccupato: quando esponenti democratici prendono delle iniziative, ci sono subito altri democratici che fanno a gara a sparargli contro, mettendo in discussione la loro buona fede. È un atteggiamento che dà all`esterno un`idea di frammentazione e che ricalca le posizioni estreme dei grillini.
Facciamo nomi e cognomi. Ce l`ha con i renziani?
Pippo Civati, che non è renziano, l`altro giorno ha detto che bisogna andare subito al voto. Laura Puppato ha accusato Zanda e Mucchetti di voler fare una legge ad personam in difesa di Berlusconi solo perché hanno presentato una legge di riordino dell`ineleggibilità, visto che la precedente è del 1957…
Sulla sospensione dei lavori d`aula i renziani hanno accusato il vertice pd di debolezza verso le questioni giudiziarie del Cavaliere.
Non è così: basterebbe dire che il temuto blocco del Parlamento non c`è stato affatto. Per sintetizzare: sono d`accordo con Gentiloni [renziano, ndr] quando dice che sulla vicenda si potevano consultare i gruppi. Non sono più d`accordo quando accusa chi ha votato per la sospensione di sacrificare il principio dell`autonomia della magistratura sull`altare del governo Letta. Voglio ribadirlo: nessuno di noi si fa ricattare sui principi costituzionali. E aggiungo che di sospetti il partito può anche morire.
Non sarà che, sotto sotto, la vera questione è quella delle larghe intese?
L`Italia è in un momento difficile. Il governo Letta sta operando bene, in modo serio e credibile. Non ci sono realistiche e credibili alternative all`orizzonte. Abbiamo tutti il dovere di sostenerlo e di aiutarlo, per il bene del Paese.