‘Oggi un autorevole quotidiano riporta con grande evidenza una notizia totalmente infondata. La versione depositata in aula del ddl sulle unioni civili contiene nell’art 5 la stepchild adoption che a tutt’oggi è parte integrante del testo’. Lo afferma in una nota la senatrice Monica Cirinnà (Pd), sottolineando che ‘non mi risultano altri accordi’ e che il modello proposto da Ncd e da parte della destra ‘per noi sarebbe un passo indietro inaccettabile’.
‘I senatori e i deputati del Pd che in questi mesi si sono più volte riuniti – sottolinea Cirinnà – non hanno apportato alcuna modifica sul punto, che risponde pienamente a quanto previsto dalla mozione con la quale Renzi ha vinto il congresso del Pd diventando segretario. Siamo sempre stati impegnati come Pd ad approvare un testo sulle ‘unioni civili secondo il modello tedesco con stepchild adoption”.

‘Anche il richiamo, fatto sempre questa mattina nello stesso articolo, all’esclusione degli articoli del codice civile sul matrimonio è assolutamente non vero. Tutto quello che è nel testo depositato in aula può essere modificato o eliminato solo con emendamenti presentati in aula’, precisa.

‘Non mi risultano altri accordi. Ciò che chiede l’Ncd e parte della destra è tornare al modello dei Dico parziali, dove sono previsti diritti simili per tutti i conviventi, etero o omosessuali. Io credo che per noi sarebbe un passo indietro inaccettabile’, conclude.

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