“Il 10 marzo del 1946, settanta anni fa, tutte le italiane che avevano compiuto 21 anni votarono per la prima volta. Quello stesso giorno alle donne del nostro Paese veniva riconosciuto con un decreto il diritto all’elettorato passivo e un gruppo di donne veniva eletto all’Assemblea Costituente. Donne che hanno fatto la storia della nostra democrazia. A loro va il mio e il nostro pensiero”.
Così la senatrice Monica Cirinnà intervenendo in aula ricordando l’anniversario della prima volta al voto delle donne in Italia.
“Il 7 giugno dello stesso anno le donne furono chiamate al voto referendario per scegliere tra la Monarchia e la Repubblica – ha proseguito la Cirinnà – Oggi la questione della rappresentanza di genere si è spostata sull’avanzamento della democrazia paritaria e in questo Senato, grazie al lavoro comune di tutte noi, abbiamo ottenuto risultati importanti: penso alla modifica delle regole per la elezione dei membri del Parlamento Europeo, alla nuova legge elettorale che prevede la doppia preferenza di genere e la norma antidiscriminatoria che vieta di superare il 60% di candidati dello stesso sesso tra i capilista”.
“La vera conquista per la quale dobbiamo ancora tutte lavorare – ha concluso l’esponente pd – è questa: ottenere la presenza paritaria delle donne nei processi decisionali, anche da questo dipenderà la qualità della democrazia”.

 


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