Senatore Roberto Cociancich, lei è uno dei pochi che, davvero, può dire di conoscere bene Matteo Renzi: lei, se non sbaglio, è stato il suo capo scout… Be`, per essere precisi, quando ci conoscemmo, io ero il capo del campo di formazione dell`Agesci dove Manco venne a trascorrere un periodo…
Quanti anni aveva Renzi?
Era il 1995, Matteo aveva vent`anni. E se vuol sapere com`era all`epoca, posso risponderle così: certe doti, in qualche modo, s`intuivano, sì. Entusiasmo, determinazione…
Spregiudicatezza.
Più o meno…
Doti che possono rivelarsi un vantaggio ma anche un limite: specie se si arriva da un`esperienza, quella di Firenze, ben diversa dalla grandiosa palude della politica romana.
Sta forse insinuando che il fatto di arrivare dalla provincia possa essere un problema? Vedremo. Intanto però pensi anche quanto forte può essere l`idea di irrompere in un luogo di cui non si conoscono le vecchie liturgie, certe tremende logiche… Matteo questo vuole fare: sparigliare e correre. Mettere insieme imprevedibilità e coraggio, voglia di cambiare e testardaggine.
 Lei pensa che davvero può farcela a cambiare un Paese come il nostro, prigioniero di mille serissimi guai?
 Io penso proprio di sì.

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