“Rispetto agli anni ’90 si sono avvicendate molte riforme per sostenere il sistema previdenziale, a scapito degli investimenti per i giovani. Più che di flessibilità dobbiamo parlare di equità. Ci sono fasce più deboli che sono svantaggiate dall’innalzamento delle pensioni. Servirebbero stimoli basati anche sull’età. Avete rilevato poi come durante una crisi cosi forte la spesa sociale sia aumentata. Il problema è che è aumentata con bonus frammentati, per cui questo stress test ha dimostrato come esistevano problemi pregressi. Dobbiamo farne tesoro per costruire una riforma di taglio universalistico. È giusto costruire infrastrutture, ma se non valorizziamo la formazione non stiamo costruendo un welfare effettivo”. Lo afferma il presidente della commissione parlamentare per il controllo sull’attività degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza sociale Tommaso Nannicini intervenendo nel corso del Welfare Italia, un evento organizzato a Roma dal gruppo Unipol in collaborazione con The European House-Ambrosetti.


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