L’ho scritto sui miei profili social subito dopo aver visto il filmato dell`imbrattamento di Palazzo Vecchio e lo ripeto: questo tipo di azioni non sono soltanto inutili, ma – come minimo – anche controproducenti. Non metto in dubbio la validità della causa che spinge questi i giovani a muoversi, visto che io stesso sono molto sensibile al tema del cambiamento climatico. Nel merito hanno ragione, non c`è dubbio: a livello globale non si fa abbastanza per limitare le emissioni inquinanti. O meglio, in quasi tutti i Paesi avanzati, inclusi Stati Uniti e Italia, le emissioni sono state ridotte negli ultimi anni (negli Usa del 20 per cento rispetto al picco del 2008); questi miglioramenti però fanno i conti con una quota pro-capite di emissioni ancora
altissima (soprattutto negli Usa, appunto) e con emissioni ancora in aumento rapido nei Paesi in via di sviluppo, come la Cina. Il problema dunque è serio, ma non è questo il modo con cui protestare per- Gli attivisti hanno ragione, ma sbagliano perché superano il limite del buon senso – ché credo che colpire palazzi storici e artistici sia anche un errore di comunicazione. Mi spiego. Se su di me – che, come ho detto, ho a cuore il problema e lo approfondisco da tempo – queste dimostrazioni hanno un effetto antipatizzante, quale effetto potranno mai avere su persone che magari non si interessano affatto di cambiamento climatico oppure, addirittura, lo minimizzano? Eppure sarebbe soprattutto a loro che bisognerebbe rivolgersi. Anche perché queste sembrano sempre iniziative improvvisate, a cui poi si aggiunge un danno oggettivo ai beni artistici colpiti. Mi rendo conto perfettamente che a volte è necessario anche provocare quando si manifesta, ma il limite deve sempre essere il buon senso e in questo caso – come in altri – penso che il limite sia stato superato. In questi anni abbiamo visto altre mobilitazioni in favore dell`ambiente – cito per esempio le piazze organizzate dai giovani di Fridays for future che sono riuscite a avere un impatto efficace e a far emergere con forza il tema del cambiamento climatico. Quella, a mio giudizio, è la strada migliore per chi vuole portare avanti la battaglia ecologista. È poi possibile che, avendo colpito prima Palazzo Madama (sede del Senato, ndr) e adesso il Palazzo Vecchio a Firenze (che ospita il sindaco e il Consiglio comunale, ndr) , qualcuno voglia trasmettere l`idea che sia giusto prendersela con le sedi del potere, ma credo che questa battaglia non diventerà una battaglia contro la politica. Dunque non posso fare altro che dare ragione a Nardella per come ha criticato gli attivisti di Ultima generazione e riconosco al sindaco di essere stato efficace. Ma adesso spero che iniziative del genere non si ripetano.


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