In Italia “la campagna vaccinale anti-Covid è stata ignorata,
è stata negletta. Fare una campagna
vaccinale significa fare informazione, organizzare la logistica,
distribuire i vaccini. Questo significa. Nel Paese solo il 5% circa
dei fragili, o poco più, si è vaccinato, e intorno al 95% no. La
differenza fra la competenza e l’ideologia sta tutta lì”. A
evidenziarlo all’Adnkronos Salute è Andrea Crisanti, professore di
microbiologia e senatore Pd, che guarda ai numeri in aumento di Covid
e precisa: “Sul dato dei morti non si può dire molto. Bisogna vedere i
criteri con cui si identificano questi decessi, perché c’è stata tutta
una polemica sulla diagnosi e sulla causa di morte da Covid. La realtà
è che brancoliamo nel buio. Io non mi esprimo mai in mancanza di dati.
Non c’è nessun monitoraggio. Possiamo solo commentare un fatto: ci
sono molti più ricoveri negli ospedali e ci sono persone in terapia
intensiva fragili che non si sono vaccinate”.
Da qui il monito sulla campagna per somministrare i richiami
aggiornati alle varianti più recenti di Sars-CoV-2, che non decolla.
Per Crisanti ora gli open day e l’invito alle Regioni per una maggiore
incisività non basteranno. “Una campagna vaccinale che parte adesso è
del tutto inutile. Perché – conclude – prima di raggiungere un numero
elevato di persone, il virus si è già diffuso”.


Ne Parlano