Quanto accaduto ieri in Aula alla Camera al momento di votare
la proposta di istituire la commissione
d’inchiesta su Covid “è una fotografia di una commissione destinata a
fallire, perché ha un’impronta politica e non tecnica”. Per il
professore di microbiologia e senatore Pd Andrea Crisanti la bagarre
che ha preceduto l’approvazione della Commissione “è l’ulteriore
conferma” di un timore da lui già espresso.
“Io sono davvero convinto che una commissione Covid ci vorrebbe –
puntualizza all’Adnkronos Salute – e molti Stati europei l’hanno
fatta. Fra questi il Regno Unito, con l’obiettivo di capire il flusso
di informazioni, le conoscenze tecniche-scientifiche e la logistica
che è stata utilizzata, con lo scopo di identificare gli errori e
migliorare. Perché errori ce ne sono stati sicuramente, da tutte le
parti”.
Così però, riflette, “la nostra commissione fallirà l’obiettivo.
Intanto perché in Italia la sanità è totalmente devoluta” alle
Regioni, “quindi che senso ha stringere il campo d’azione di una
commissione alle decisioni dell’esecutivo?”, si chiede il senatore
Dem. Questo è un primo punto. Poi, aggiunge Crisanti, “se una
commissione viene utilizzata con preconcetti e come una clava per
attaccare le opposizioni, è chiaro che la prima vittima sarà la
verità, non c’è dubbio”.