di Stefano Lepri, Roberto Cociancich e Camilla Fabbri
draghi
Il piano che prevede la possibilità per la Bce di acquistare in modo massiccio titoli di stato con immissione di liquidità nei mercati e incremento del tasso di inflazione fino al due per cento racchiude la giusta valutazione del presidente Draghi: solo così sarà possibile per l’Unione uscire dalla stagnazione economica e riprendere la strada della crescita.
La decisione dell’Istituto di Francoforte arriva al momento giusto. Draghi, che negli ultimi mesi ha proficuamente lavorato con il premier Renzi, presidente di turno dell’Unione, ha atteso il momento giusto per presentare questo piano e la reazione dei mercati sembra premiare la sua scelta. Certo, per alcuni Paesi, tra cui l’Italia, il tempo di attesa è stato lungo, ma ora l’importante è sfruttare al meglio le opportunità che questo volano della ripresa porta con sé.
Si apre infatti ora uno scenario in rivoluzione per le imprese italiane. L’acquisto massiccio di titoli di Stato da parte della Bce deprezza l’euro e quindi aumenta notevolmente la competitività delle nostre merci all’estero oltre ad abbassare il costo dei prestiti eventualmente necessari alle imprese per finanziarsi. A questo si aggiunga anche il crollo del prezzo del petrolio, la ripresa della domanda in Usa, la nuova politica europea più espansiva e le novità (dal Jobs act all’ alleggerimento fiscale e contributivo nella legge di stabilità) messe in campo in Italia e si può facilmente intuire che lo sviluppo e la crescita diventano un fattore pienamente concreto. Ora nessuno potrà dire che l’ottimismo è una finta. 
E’ il momento di sfruttare al meglio questa opportunità, le condizioni favorevoli che crea una manovra come quella della Banca Centrale Europea si concretizzano per il nostro paese portando avanti quel percorso di cambiamento in tutti i settori: da quello istituzionale a quello della giustizia, dal sistema fiscale a quello della pubblica amministrazione.