di Giancarlo Sangalli
missioni internazionali
Il quadro delle missioni è mutato radicalmente con ripercussioni sia sulla politica di difesa che estera. Ma noi manteniamo i principi guida che seguiamo da molti anni.
Se vogliamo sicurezza per noi dobbiamo produrre sicurezza. Compete a noi stimolare gli altri, le civiltà democratiche, a cambiare.
Le missioni sono un atto di responsabilità che consente al nostro Paese di vedere riconosciuto un autorevole spazio politico. Con l’azione italiana vengono richiamati temi sensibili e di grande onere, come la libertà e la difesa delle vite umane.
E, proprio a fronte di questa responsabilità, richiamiamo all’unità tutte le forze politiche perché è quest’ultima a dare forza all’Italia, all’Europa, nell’ambito di coalizioni che includono paesi che fanno della ragione e della difesa di diritti fondamentali il proprio baluardo.
Per sconfiggere totalitarismi e fondamentalismo islamico serve coesione, dentro e fuori l’Ue. Per questo è importante rafforzare la cooperazione per far sì che non si intraprenda il tunnel della tirannia e dell’estremismo.
L’Italia in tal senso fa già molto, schierando addestratori e fornendo mezzi militari alle forze sul campo in Siria per contrastare Daesh. Serve cooperazione per sviluppo e impegno culturale ma anche più collaborazione politica e militare per rendere davvero efficace la coalizione. E il nostro Paese e del tutto schierato su questo fronte.