di Luigi Zanda
vittoria pdLo storico risultato del voto di domenica scorsa è stata certamente una vittoria del nostro partito e, in grandissima parte, è stata una vittoria politica del segretario del Pd Matteo Renzi e delle del suo governo. Non si tratta, però, di due vittorie distinte ma di una sola, perché per noi il partito e il segretario sono la stessa cosa, vivono, lavorano, ricostruiscono insieme.
L’opinione pubblica, i nostri elettori, gli italiani si sono riconosciuti nella linea del Pd e del Governo e l’hanno sostenuta perché tra la ricostruzione e lo sfascio, tra la speranza e la rabbia gli italiani hanno scelto le prime. E’ questa, infatti, la posta in gioco: ridare la speranza agli italiani che il Paese si può ricostruire riformandolo, creando lavoro e futuro per i nostri giovani.
Gli italiani, con il voto di domenica, hanno chiarito di non volere chiacchiere ma fatti. E, alla richiesta politica che ci ha consegnato un consenso tanto ampio, dobbiamo dare una risposta precisa investendo il più possibile in iniziative politiche che abbiano lungo respiro, non circoscritte alla contingenza, ma capaci di durare nel tempo.
Il mandato consegnato a Matteo Renzi e al suo governo, ai senatori e ai deputati del Pd è chiarissimo: procedere speditamente sulla strada della riforme istituzionali ed economiche per dare al nostro Paese lo slancio e la ripresa di cui ha bisogno. Questo è il mandato e noi, già dai prossimi giorni, lo eseguiremo, a cominciare dalla riforma del Senato.