“Il Decreto Genova è stato presentato come il Decreto che doveva consentire la ricostruzione del Ponte Morandi e i lavori di messa in sicurezza delle infrastrutture autostradali, occupandosi anche di quelle abruzzesi A24 e A25.
Il Decreto Legge Genova all’art. 16, nei fatti, compie un’operazione ingannevole, devastante, poiché sottrae 200 milioni di euro di risorse in esercizio contrattuale ad altrettante iniziative contemplate nel Masterplan per l’Abruzzo, omettendo di ricordare che l’infrastruttura abruzzese è un’infrastruttura nazionale che fa parte delle proprietà autostradali del Mef, vigilate dal Ministero delle Infrastrutture e omettendo, inoltre, di ricordare che è una legge dello Stato che pone l’obbligo di mettere in sicurezza questa infrastruttura autostradale rendendola, addirittura, infrastruttura di Protezione civile.
Per nessuna ragione l’onere finanziario può essere regionalizzato a favore di una Infrastruttura nazionale, come giustamente in tante altre occasioni il Governo italiano precedentemente ha saputo fare. Chiediamo con forza che si provveda subito alla correzione del Decreto, anticipando e sostenendo in tutte le sedi opportune che i soldi del Masterplan non possono essere distolti, e se c’è una momentanea difficoltà nelle casse dello Stato si utilizzino i Canoni di concessione – che ammontano a 56 milioni di euro l’anno e che vengono versati in ragione dell’esercizio autostradale – per finanziare il completamento dei lavori di messa in sicurezza.”
Lo dichiara il senatore del Pd Luciano D’Alfonso, capogruppo in Commissione Finanze a Palazzo Madama.