La scelta che è stata fatta con il decreto ‘grandi navi’ è stata quella di conciliare la tutela di Venezia, patrimonio dell’Unesco, con la salvaguardia del tessuto economico del territorio. Con questo provvedimento proteggiamo Venezia, la sua bellezza e il suo valore, ma certo imponiamo all’economia del territorio, imprese e lavoratori, un notevole sacrificio. Per questo nel testo si prevede una fase transitoria che dura fino al 2026. E il governo ha previsto a questo fine risorse per supportare questa fase transitoria, anche attraverso ristori per gli operatori economici coinvolti, penalizzati dalla scelta. È evidente che si tratta di una scelta emergenziale. Che deve tenere insieme salvaguardia di Venezia e economia del territorio. Credo che il Senato abbia lavorato con saggezza ed equilibrio, cercando di stabilire tappe temporali, in modo che la transizione sia graduale e governata”. Così il senatore del Pd Vincenzo D’Arienzo, relatore del provvedimento, nell’ illustrare la relazione al decreto ‘grandi navi’.

 


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