“Zaia imponga in Veneto l’uso obbligatorio della mascherina all’aperto, sempre.
I contagi e il famoso indice RT sono in forte crescita, in Veneto ed in Italia.
Abbiamo capito che le scelte territoriali sono di supporto non solo ai residenti di una località, ma a tutta la comunità nazionale.
Questa è l’ora per agire, per non vanificare i sacrifici che abbiamo fatto finora, pena un tracollo economico e sociale che non possiamo permetterci.
Il virus non conosce confini. Una cosa che accade nelle Marche arriva qui in un attimo e io non sono affatto felice se i contagi aumentano nel Lazio e poco in Veneto. Prima o poi arrivano anche qui.
Peraltro, fatto non indifferente, questi sono i contagi causati prima dell’apertura delle scuole. E’ probabile che con le scuole aperte ed i trasporti a regime, i numeri assoluti cresceranno.
Quindi, cosa aspetta Zaia a decidere l’obbligo delle mascherine all’aperto per tutto il giorno?
Meno male che la maggior parte delle persone lo sta facendo.
È un segnale di attenzione e rispetto verso gli altri.
Spero anche che in Veneto ci siano ancora più tamponi di quelli che la Regione sta facendo.
Senza il vaccino, gli unici antidoti sono questi: tamponi e mascherine”. Così il senatore Veneto del Pd, Vincenzo D’Arienzo, capogruppo in commissione Lavori pubblici a Palazzo Madama.


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