“Per compensare i danni subiti a causa dell’emergenza da Covid-19 dai gestori aeroportuali e dai prestatori dei servizi aeroportuali di assistenza a terra, nel dicembre 2020 il Governo aveva stanziato importanti risorse. Ad un anno, i soggetti beneficiari non hanno ancora visto un euro. Eppure si tratta di un importante intervento volto a mitigare gli effetti economici sull’intero settore aeroportuale”.
Lo dichiarano in una nota i senatori Vincenzo D’Arienzo (Pd) e Giulia Lupo (M5s).
“La commissione Lavori pubblici del Senato di cui facciamo parte – spiegano i due senatori – ha espresso il previsto parere sul decreto legislativo sui danni ai gestori e ai prestatori di servizi negli aeroporti. Il fondo relativo era nella legge di bilancio 2021 con una dotazione di 500 milioni: nel limite di 450 milioni di euro per i danni subiti dai gestori aeroportuali in possesso del prescritto certificato in corso di validità rilasciato dall’Enac; nel limite di 50 milioni di euro, dei danni subiti dai prestatori di servizi aeroportuali di assistenza a terra in possesso del prescritto certificato in corso di validità rilasciato dall’Enac”. “A maggio quel fondo è stato incrementato di ulteriori 300 milioni di euro per l’anno 2021: 285 milioni di euro, per i i danni subiti dai gestori aeroportuali e 15 milioni per i danni subiti dai prestatori di servizi aeroportuali di assistenza a terra”, proseguono D’Arienzo e Lupo.
“L’attuazione della decisione doveva avvenire con uno o più decreti del ministro delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il ministro dell’economia e delle finanze. Nel nostro parere c’era il richiamo all’urgenza di adottare rapidamente il decreto ministeriale. Possibile che dopo un anno dalla decisione, ancora non si è visto un euro?”, concludono i due senatori.