“Il gioco del Covid creato da due sindaci leghisti è la cifra del cinismo di certa gente.
E Salvini li copre con il suo silenzio.
Il sindaco di Minerbe (Verona) e l’ex sindaco e attuale consigliere di maggioranza del Comune di Galliate (Novara), entrambi non casualmente leghisti, hanno inventato il “gioco del Covid”.
Per attaccare il Governo, cosa legittima, utilizzano fedelmente varie e gravi situazione che abbiamo affrontato e stiamo tristemente ancora affrontando. Una cosa macabra e immorale.
Creare e diffondere un momento di divertimento basandosi su atti e fatti che per milioni di persone sono stati e sono drammatici, è un cinismo che diventa fatto antropologico e culturale.
Nella nostra società non tutti abbiamo il medesimo livello di tolleranza, neanche di fronte a situazioni che provocano la morte delle persone.
I due rappresentanti leghisti meriterebbero il trattamento sanitario obbligatorio o l’isolamento politico.
Eppure, dal loro leader Salvini neanche una parola. E’ vergognoso constatare che Salvini apprezzi una cosa simile ma spero che quanto prima sconfessi i suoi seguaci che ‘giocano’ sulla pelle di coloro che soffrono e muoiono a causa del virus.” Così il senatore del Pd Vincenzo D’Arienzo commenta la notizia apparsa su alcuni quotidiani locali che riferisce di un ‘gioco del Covid’ creato da alcuni esponenti leghisti.


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