‘Quando abbiamo autorizzato la sperimentazione del metodo Stamina eravamo consapevoli della necessità di contemperare la speranza di malati e famiglie con la necessità di una verifica della scientificità e della non dannosità della metodica. Abbiamo fissato tempi certi, criteri, finanziamenti onerosi. In cambio abbiamo preteso trasparenza e dimostrazione di efficacia. Ora leggiamo che il metodo Stamina sarebbe frutto di un plagio, ultimo atto di una vicenda già di per sé delicata, anche per l’esposizione dell’Italia alle critiche della comunità scientifica internazionale. Vannoni minimizza, ma non rende pubblico nulla della sua ricerca, e anzi rilancia con baldanza le sue ragioni, peraltro non suffragate da alcuna evidenza scientifica. Come rappresentante dei cittadini italiani, prima ancora che come Presidente della Commissione Sanità del Senato, pretendo la verità, pena la sospensione della sperimentazione’. Lo dice la senatrice del Pd Emilia De Biasi, presidente della Commissione Sanità. ‘Vannoni – continua De Biasi – chiarisca i suoi rapporti con i ricercatori russi, renda pubblico il suo metodo. La trasparenza é il primo requisito di efficacia. Il secondo é la tutela della salute delle persone. Il terzo é il rispetto della comunità scientifica, della deontologia e delle procedure della ricerca. Tutto il resto é propaganda di mercato, cioè illusione a fronte della disperazione di malati e famiglie’.

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